giovedì 21 marzo 2013

In esclusiva il dialogo tra Napolitano e il M5S

Napo: Buongiorno
Grillo: Vaffanculo, vecchio!
Lombardi, Crimi: ehm... Buongiorno...
N: Allora, ditemi... Stavo pensando a Bersani, che ne dite?
G: Col cazzo! Vogliamo un governo nostro.
N: ma come pensate di fare? Non avete i numeri...
G: Uno vale uno, io vale tutti, quindi se c'è io abbiamo i numeri! La gente ha il potere!
N: Oh, qui non ci sente nessuno... Mi piacerebbe sapere, ma chi li inventa questi modi di dire? Non significano nulla!
G: E a me lo dici? Io non ne posso più. Sono costretto a parlare come un coglione, ho assunto un maestro di yoga perché mi aiuti a riunire tutti i miei Io...
N: Ah
L, C: capo... Non ceda...
G: No, andate affanculo voi, ora. E tacete. Io facevo satira prima che voi nasceste, quel fricchettone capellone mi ha convinto a fare sta cosa, mi diceva che avrei aumentato i biglietti venduti. Vaffanculo!
N: Non faccia così, la capisco. Io avevo tutt'altro in mente sette anni fa, sa quante volte ho dovuto vedere Berlusconi? Ma col tempo ci si abitua, mi creda.
G: (si prende la testa fra le mani) Non ce la faccio più.
C: L'idea di uscire incappucciato è geniale, così non ti si vede in faccia e piangi.
L: Mi spiace, ma dobbiamo uscire... Se no poi pensano che ce la intendiamo col nemico...
N: Sì, uscite, e stia tranquillo. Se ha bisogno, mi chiami.
G: Va bene. Grazie, davvero, arrivederci e vaffanculo.

Escono.

Napolitano si gira verso i suoi collaboratori: Ma quindi, cos'è che vuole? Vaffanculo...

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